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lunedì 14 maggio 2018

Lezioni 59 dell'08/05/2018 e 60 del 10/05/2018.

Le ultime due lezioni sono state improntate entrambe sulla preparazione alla realtà del combattimento.

In particolare nella lezione 59 abbiamo allenato una combinazione con schivata e contrattacco: ad un attacco di pugno destro frontale o circolare si rispondeva con una finta parata (in realtà un attacco col taglio della mano al petto o all'avambraccio dell'avversario) seguita da una schivata laterale con successiva combinazione di calcio e pugno.

Successivamente, nella lezione 60, abbiamo indossato nuovamente i corpetti per provare combinazioni di attacchi continuati "calcio-pugno" e "pugno-calcio" sfruttando le protezioni per rendere il tutto più vicino possibile alla realtà.
Questo per allenare la sensibilità del pugno (se non ci si abitua a colpire qualcosa di "vero" non si cercherà di applicare bene la tecnica e se non si applica bene la tecnica quando poi bisogna tirare un pugno vero finisce che ci si fa male!) ma anche per imparare ad assorbire un po' i colpi.

Tutto quanto contornato ovviamente da una massiccia dose di potenziamento fisico!

Oss!

venerdì 4 maggio 2018

Lezioni 57 del 25/04/2018 e 58 del 03/05/2018.


La lezione 57 ha avuto ad oggetto un particolare aspetto del calcio frontale: il richiamo e il cambio di direzione.
Dopo aver rivisto il calcio scomposto nei suoi 4 movimenti abbiamo posto l'attenzione sul richiamo della gamba sia come modo per rimanere in guardia senza essere soggetti a facili contrattacchi di un avversario che è stato capace di schivare l'attacco, sia come punto di partenza per portare un altro calcio o un altro pugno in un'altra direzione.
In particolare abbiamo portato la tecnica del calcio seguito da pugno e lo abbiamo allenato portandolo in avanti, verso destra e verso sinistra.

Nella lezione 58 abbiamo invece rivisto le tecniche di parata (shoto uke) con schivata e contrattacco e abbiamo iniziato il combattimento corpo a corpo con le protezioni.
Il combattimento non era libero, ma si basava sulla parata da attacco di pugno con successivo mezzo gancio sul corpetto di protezione.
In questo modo abbiamo dedicato importanza sia per la sensibilità dell'attacco (e capire quindi l'importanza di portare bene il pugno per non farsi male al polso e alla mano) sia per quella in fase di difesa (anche se "protetti" i colpi si sentivano!).
Alla fine il combattimento è stato semi libero (ma ancora solo contro di me), anche per allenare fiato e resistenza.

Oss!