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domenica 3 giugno 2018

Resoconto dell'ultimo mese!



Come vi sarete accori nell'ultimo periodo sono mancati gli aggiornamenti sulle ultime lezioni del corso.
Per fortuna il corso non si è fermato, ma impegni lavorativi sia miei, che di Titti che di Marco ci hanno impedito per la prima volta di tenere aggiornato il sito.
Ho deciso quindi di fare qui un breve resoconto delle ultime lezioni svolte, sperando che le prossime lezioni (il corso terminerà giovedì 14 giugno) potranno essere caricate in tempo reale.

Le lezioni svolte sono state le seguenti:

  • 61 del 15 maggio
  • 62 del 17 maggio
  • 63 del 22 maggio
  • 64 del 24 maggio
  • 65 del 29 maggio
  • 66 del 31 maggio.
Durante questi allenamenti abbiamo in primo luogo ripetuto i principi base della spazzata, tenendo particolarmente in considerazione la distanza, il movimento dei fianchi e la posizione del piede nell'impatto.
Due lezioni hanno avuto ad oggetto il potenziamento fisico e il condizionamento.
In particolare attraverso un bel circuito che tanto piacciono e il corpo a corpo con le protezioni.
Sono state altresì riviste tecniche ci liberazione da strangolamento con contrattacco e combinazioni di calci e pugni.

L'ultima lezione è stata importante perchè abbiamo introdotto un argomento un po' tabù: il coltello.

Come spesso ho ripetuto, non ho mai sopportato l'idea di poter diventare un giorno un venditore di fumo e non trovo onesto far credere alle lezioni che in poche lezioni si possa imparare a disarmare un avversario armato di coltello.

  • In primo luogo il coltello va considerato pericoloso quanto e più di una pistola
  • Quando si affronta un avversario armato di coltello bisogna mettere sempre in conto che si subiranno pericolosissime ferite da taglio
  • Gli attacchi singoli e frontali che vengono mostrati in certi tutorial da improbabili venditori di fumo sono quasi sempre pura fantasia, dal momento che statisticamente non si subisce mai una ma RIPETUTE e CONTINUE coltellate
  • Esistono in commercio tantissimi coltelli (ad esempio i c.d. "karambit knives") che per la loro conformazione sono quasi impossibili da sfilare dalle mani di un aggressore
  • Ci si potrà allenare anche 1000 volte con coltelli di plastica, di gomma o non affilati da allenamento, ma la vista e il contatto con una lama vera spiazzeranno quasi sempre, vanificando tutto l'allenamento.
  • Ogni ferita da taglio può essere anche l'ultima.
Detto questo è possibile difendersi da un coltello?

SI', ma dipenderà sempre dalle circostanze e da un grado di addestramento che non può essere raggiunto con poche lezioni di un corso commerciale di difesa personale.

Bisognerà proteggere in primis la gola e altri punti vitali, pronti a sacrificare l'incolumità di un braccio.

Non parleremo qui delle tecniche che abbiamo affrontato, ma per saperne di più sapete dove trovarci!

Oss!


lunedì 14 maggio 2018

Lezioni 59 dell'08/05/2018 e 60 del 10/05/2018.

Le ultime due lezioni sono state improntate entrambe sulla preparazione alla realtà del combattimento.

In particolare nella lezione 59 abbiamo allenato una combinazione con schivata e contrattacco: ad un attacco di pugno destro frontale o circolare si rispondeva con una finta parata (in realtà un attacco col taglio della mano al petto o all'avambraccio dell'avversario) seguita da una schivata laterale con successiva combinazione di calcio e pugno.

Successivamente, nella lezione 60, abbiamo indossato nuovamente i corpetti per provare combinazioni di attacchi continuati "calcio-pugno" e "pugno-calcio" sfruttando le protezioni per rendere il tutto più vicino possibile alla realtà.
Questo per allenare la sensibilità del pugno (se non ci si abitua a colpire qualcosa di "vero" non si cercherà di applicare bene la tecnica e se non si applica bene la tecnica quando poi bisogna tirare un pugno vero finisce che ci si fa male!) ma anche per imparare ad assorbire un po' i colpi.

Tutto quanto contornato ovviamente da una massiccia dose di potenziamento fisico!

Oss!

venerdì 4 maggio 2018

Lezioni 57 del 25/04/2018 e 58 del 03/05/2018.


La lezione 57 ha avuto ad oggetto un particolare aspetto del calcio frontale: il richiamo e il cambio di direzione.
Dopo aver rivisto il calcio scomposto nei suoi 4 movimenti abbiamo posto l'attenzione sul richiamo della gamba sia come modo per rimanere in guardia senza essere soggetti a facili contrattacchi di un avversario che è stato capace di schivare l'attacco, sia come punto di partenza per portare un altro calcio o un altro pugno in un'altra direzione.
In particolare abbiamo portato la tecnica del calcio seguito da pugno e lo abbiamo allenato portandolo in avanti, verso destra e verso sinistra.

Nella lezione 58 abbiamo invece rivisto le tecniche di parata (shoto uke) con schivata e contrattacco e abbiamo iniziato il combattimento corpo a corpo con le protezioni.
Il combattimento non era libero, ma si basava sulla parata da attacco di pugno con successivo mezzo gancio sul corpetto di protezione.
In questo modo abbiamo dedicato importanza sia per la sensibilità dell'attacco (e capire quindi l'importanza di portare bene il pugno per non farsi male al polso e alla mano) sia per quella in fase di difesa (anche se "protetti" i colpi si sentivano!).
Alla fine il combattimento è stato semi libero (ma ancora solo contro di me), anche per allenare fiato e resistenza.

Oss!

giovedì 26 aprile 2018

Lezioni 54 del 17/04/2018, 55 del 19/04/2018 e 56 del 24/04/2018.



Durante la lezione 54, basata soprattutto sul potenziamento fisico, abbiamo lavorato sulle tecniche viste in precedenza aggiungendo un elemento fondamentale: lo spostamento del peso.
Abbiamo visto come l'efficacia di una leva articolare può essere influenzato dal cambio di posizione con conseguente spostamento del peso corporeo.

Nella lezione 55 abbiamo ripreso il jab seguito da calcio tirato dal basso verso l'alto.
Abbiamo visto anche il jab seguito da gomitata e spostamento con successivo calcio laterale sul ginocchio.
Abbiamo lavorato sulle tecniche a vuoto curando la posizione.
Infine abbiamo sostituito il calcio con la ginocchiata per il combattimento sulla breve distanza.

La lezione 56 infine ha avuto come oggetto la rivisitazione del calcio circolare.
Abbiamo rivisto i 4 movimenti in cui si divide e abbiamo concentrato l'attenzione sul baricentro (che deve essere perpendicolare al terreno) e sulla guardia che deve essere sempre alta.


martedì 24 aprile 2018

Lezione n. 53 del 12/04/2018

Nella lezione di cui sopra, dopo la consueta fase di riscaldamento, abbiamo allenato tecnica e riflessi nelle ipotesi di due attacchi di pugno: il traverso (cross) e il diretto improvviso (jab).
Sia la prima che la seconda situazione vedono un movimento elastico di schivata/parata con quasi simultaneo contrattacco con lo stesso braccio. Parata da esterno o interno e contrattacco in velocità con percossa, per impedire all'aggressore di caricare eventualmente il secondo pugno. Il tutto in movimento e a ripetizione, con l obiettivo di far entrare nel nostro istinto la tecnica, che all' occorrenza verrà eseguito senza pensare. Come sempre, abbiamo concluso con un sano e sfiancante potenziamento fisico ricco di addominali e flessioni di braccia e gambe.

martedì 17 aprile 2018

Lezioni n. 51 del 05/04/2018 e 52 del 10/04/2018



Nell'ambito delle lezioni riepilogative ci siamo concentrati sul pugno e sulle leve articolari.
In particolare giovedì 5 abbiamo riaffrontato l'argomento della corretta chiusura del pugno (ponendo attenzione sul mignolo quale dito da stringere e sul seiken quale zona di impatto), sulla rotazione dell'avambraccio e sul movimento del busto.
Abbiamo allenato il pugno in bianco, ponendo l'attenzione soprattutto su quest'ultimo aspetto con esercizi tipici del Karate.

Martedì 10 invece siamo tornati sulle leve articolari e sulla liberazione dalle prese ponendo l'accento sul movimento del corpo.
In particolare ci siamo concentrati sullo spostamento del peso corporeo nell'effettuazione delle tecniche di liberazione e successiva proiezione.

Oss!

mercoledì 4 aprile 2018

BENVENUTO PICCOLO ETHAN!!!


Diamo il nostro più affettuoso benvenuto al piccolo Ethan, primo nipote del Maestro Spedicato e della Maestra Daniela!
I nostri più calorosi auguri alla super mamma, la nostra Shirinaz, al papà Massimo e agli zii più ignoranti del pianeta, Izumo e Tsunami, i quali ci auguriamo non facciano più danni del dovuto!
Ethan si è fatto un po' aspettare, ma già scoppia di salute ed è pronto a raccogliere l'eredità del Maestro Spedicato!
Ovviamente fremiamo tutti all'idea di poter dare il nostro contributo al suo sviluppo marziale, ma in ogni caso speriamo di poter essere anche noi per lui un punto di riferimento su cui poter sempre contare.
BENVENUTO TRA NOI!!

martedì 3 aprile 2018

Lezioni 48 del 27/03/2018, 49 del 29/03/2018 e 50 del 03/04/2018

Le ultime tre lezioni sono state riepilogative delle prime cose fatte durante il corso per meglio accogliere le new entry.
Mentre i veterani si allenavano con nuove tecniche di difesa e attacco con calci e pugni, i nuovi si sono cimentati con le basi del Ki. Ju. Go.
Abbiamo visto l'importanza della reazione e dell' istinto, i principali punti vitali, il sabaki e le prime leve articolari.
Abbiamo iniziato con la stretta del pugno concentrandosi sul dito mignolo.
Successivamente abbiamo visto come liberarsi da una presa al braccio con una e due mani.
Abbiamo ricordato come liberarsi da una stretta di mano molesta o da un tentativo di stragolamento (anche quello portato a compimento).
Infine abbiamo accennato i principi sulle prime leve articolari alla mano e all'articolazione del gomito.

Abbiamo qui elencato gli elementi trattati a lezione, per approfondirli vi consiglio di andare un po' a ritroso e rivedere le prime lezioni di quest'anno.

Oss!

Lezione n. 46 del 20/03/2018

Abbiamo voluto provare qualcosa di diverso.
Abbiamo voluto applicare una forma di Tai Chi Chuan alla difesa personale o meglio, abbiamo provato delle tecniche partendo da una forma di Tai Chi.
La forma in questione è la forma n.8 del Maestro Quirino De Santis.
Abbiamo provato ad eseguirla e a vedere le tecniche che essa cela.
Per motivi di tempo ne abbiamo potute vedere solo 4 delle 8 che la compongono:
(N.B.: ogni forma viene eseguita sia da destra che da sinistra)


  1. avanzando parando una sventola laterale simultaneamente portare un attacco col palmo della mano rivolto al naso
  2. afferrare la testa dell'avversario e torcendola colpirla con una ginocchiata
  3. afferrare il polso e spostare il peso all'indietro effettuando la leva sullo stesso e sul gomito
  4. parare con l'avambraccio sinistro un attacco dall'alto e subito dopo afferrare il polso e torcerlo. Simultaneamente portare in basso il braccio dell'avversario e colpirlo con una ginocchiata all'altezza dell'articolazione del gomito con il braccio in torsione.
Torneremo presto su queste tecniche e vedremo le successive 4.

Lezioni 45 del 15/03/2018 e 47 del 22/03/2018

Nelle lezioni di cui sopra abbiamo affrontato per la prima volta lo studio di attacchi a terra.
Nello sfortunato caso in cui non si dovesse riuscire ad evitare di cadere, distesi per terra, abbiamo visto varie opzioni per difendersi da un attacco di colpi o strangolamento da un avversario che ci sovrasta sedendosi letteralmente su di noi, per stordire o tentare uno stupro.


  1. Strangolamento: anticipare l'attacco con colpo o pressione direttamente sotto la trachea. L'aggressore non riuscirà ad affondare in modo deciso. Accompagnare il gesto con una ginocchiata al bacino, cercando di rotolare con un deciso movimento del bacino sulla scia del colpo e di sovrastare l'avversario.
  2. Pugni: deviare il pugno portandolo fuori dalla traiettoria del nostro viso e ripetere la ginocchiata sopra descritta con simultanea presa al braccio per bloccarlo.
Ricordiamo che l'esecuzione riuscita di tali tecniche, come di tutte le altre, è subordinata ad un notevole sangue freddo.
E' sempre consigliabile fare il possibile per non ritrovarsi in tale situazione, chiaramente svantaggiosa e vulnerabile.

giovedì 15 marzo 2018

Lezioni n.41 del 08/03/2018 e 42 del 13/03/2018


Trattiamo unitamente le ultime due lezioni.
Abbiamo introdotto la parata incrociata, che può essere usata contro

  • attacchi di bastone dall'alto verso il basso: in questo caso è essenziale entrare quanto più possibile nell'attacco dell'avversario e andare a bloccare il suo braccio appena sotto l'articolazione del gomito, altrimenti si rischia che il bastone ci colpisca ugualmente
  • attacchi di pugno diretti al volto: la peculiarità di questa tecnica ci consente di far seguire alla parata una leva articolare al polso che può essere seguita da una successiva leva all'articolazione del gomito, da una gomitata o una percossa e infine da una proiezione.
  • attacchi di calcio frontale: in realtà quest'applicazione è molto rischiosa e richiede notevole allenamento. Più intuitivo è usarla per bloccare una ginocchiata.
ATTENZIONE: Fondamentale è la posizione dei polsi che deve essere eseguita come nella foto di Mister Mourinho.
Il contatto infatti non deve avvenire con ulna e radio (soprattutto per gli attacchi di calcio il rischio di romperle è forte), ma con i muscoli dell'avambraccio.
Effettuata la parata i palmi delle mani ruotano in senso opposto per effettuare la leva.
La leva non è efficace se non è accompagnata dal movimento di tutto il corpo e dallo spostamento del peso.

Abbiamo visto delle proiezioni che seguono la parata, ma, ricordiamolo, se queste non sono precedute da colpi mirati ai punti vitali non avranno effetto!

Oss!


venerdì 9 marzo 2018

Lezione n.40 del 06/03/2018


Abbiamo iniziato a lavorare su una parata alta e una bassa.
La parata alta si basava esclusivamente sul movimento del busto e avveniva con i muscoli estensori dell'avambraccio (per evitare pericoli all'ulna e al radio).
Quella bassa consiste invece in un vero e proprio colpo inferno sulla gamba dell'avversario con l'estensore dell'avambraccio, a pugno chiuso e a seguito di un movimento del fianco. E' quello che conferisce la forza!
Torneremo sull'argomento!

giovedì 8 marzo 2018

Lezione n.39 del 01/03/2018

abbiamo inaugurato marzo con una lezione riepilogativa dedicata all'1 contro 1.
Abbiamo approfittato per ripetere molti fondamentali e per provarli in situazione di semi realtà.
Nell'uno contro uno in primo luogo si portava un attacco dopo averlo dichiarato.
Per chi si difende è una sicurezza sapere che attacco arriverà e ci si preparerà meglio.
Per chi attacca è lo stimolo di entrare in una guardia doppiamente attenta.
Successivamente non si dichiara più la tecnica.
In questo caso abbiamo limitato la scelta per ora agli attacchi frontali.
Sicuramente uno stimolo in più!

lunedì 26 febbraio 2018

NUOVE FUNZIONI ALL'INTERNO DEL SITO!

Per migliorare la qualità del servizio abbiamo deciso di aggiungere delle nuove funzioni nel sito!
La prima, che potete vedere in alto consente di ricercare qualcosa all'interno del blog, ad esempio un argomento trattato a lezione (esempio: scrivete "sabaki" e vi verranno mostrate tutte le lezioni in cui se n'è parlato).
La seconda invece è una mailing list: iscrivendovi riceverete le lezioni direttamente sulla vostra mail!
Infine un traduttore, così da poter tradurre in qualsiasi lingua i contenuti del sito.
Siamo sempre in crescita, non fermiamoci!

Lezione n.38 del 22/02/2018


Lezione dedicata al fiato e alle tecniche di calcio e pugno.
Abbiamo esordito con il gioco del coccodrillo, di cui abbiamo parlato nella prima lezione!
Poi abbiamo fatto un secondo gioco in cui due contro uno bisognava dare un "colpetto" sulla spalla del malcapitato finito in mezzo!
Infine abbiamo iniziato il combattimento 1 contro 1.
Dapprima con tecniche dichiarate di calcio o di pugno, poi senza dichiararlo, rimanendo comunque nell'ambito dell'attacco frontale.

Oss!

Lezione n.37 del 20/02/2018


Lezione dedicata in particolare allo studio di una tecnica di lotta a terra: la forbice.
Si tratta di una presa effettuata da terra con entrambe le gambe e serve a buttare a terra l'avversario ma anche successivamente a bloccarlo.
Da terra è importante non stare con la schiena a terra e bisogna mettersi in posizione di guardia per limitare i calci dell'avversario.
Le gambe devono andare a chiudersi appunto a forbice su quella dell'avversario.
Poi devono spingere l'una nella direzione opposta dell'altra.
E' più efficace se una delle gambe fa pressione sull'articolazione del ginocchio ed è fondamentale, dopo la presa, muovere i fianchi per conferire la giusta spinta.
La forbice può essere effettuata su una sola gamba o su entrambe, è ugualmente efficace.

Torneremo sull'argomento!

Oss!

venerdì 16 febbraio 2018

Lezioni n.34, 35 e 36



A causa di una piccola disavventura occorsami sul lavoro ma che per fortuna non ha avuto gravi conseguenza tratto in via eccezionale tre lezioni in una volta sola:

Lezione n. 34 del 08/02/2018

La lezione, tenuta da Marco e Titti, ha avuto ad oggetto un approfondimento della lezione precedente sulle gomitate.
In particolare l'allenamento è stato svolto provando varie combinazioni di gomitate forntali, circolari, laterali e all'indietro.


Lezione n. 35 del 13/02/2018

Dopo aver ripreso le gomitate abbiamo visto i cambi di guardia.
Quando non c'è alternativa va bene una schivata all'indietro, ma essa deve essere subito seguita da un contrattacco, altrimenti lo spostamento di baricentro, poichè crea carenza di equilibrio, potrebbe diventare subito un vantaggio per l'avversario.
Diversamente, se lo spazio lo consente, andare indietro con un repentino cambio di guardia ci pone in una situazione di vantaggio e ci permette di sfruttare le aperture dell'avversario dopo il suo attacco.
Abbiamo allenato diverse combinazioni.


Lezione n. 36 del 15/02/2018

Nell'ultima lezione, invece, abbiamo provato diverse combinazioni di calci e pugni lavorando a coppia con i colpitori.
L'allenamento è stato utile soprattutto per chi teneva i colpitori in quanto aveva la possibilità di lavorare su spostamenti, schivate e contrattacchi.

Torneremo presto su questi argomenti!

Oss!

giovedì 8 febbraio 2018

Lezione n.33 del 06/02/2018


Continuando a parlare del combattimento alla breve distanza abbiamo introdotto le gomitate.
La prima premessa è: le gomitate stanno ai pugni come le ginocchiate stanno ai calci.
Laddove lo spazio non permette di sferrare un pugno ecco allora che è opportuno portare una gomitata.

Seconda premessa è che busto, fianchi, anche e piedi si muovono come se dovessimo sferrare un pugno.

Il mignolo va sempre stretto con tutta la forza.

Abbiamo introdotto


  1. gomitata frontale: il pugno va all'altezza dell'orecchio (come se si parlasse al cellulare) e il movimento va dal basso verso l'alto
  2. gomitata circolare: il pugno va all'altezza del capezzolo e il movimento è orizzontale dall'esterno all'interno
  3. gomitata all'indietro: il gomito striscia lungo il fianco e il peso si sposta sulla gamba posteriore
  4. gomitata verso il basso: si carica il braccio dall'alto e si scende con il gomito insieme alle gambe.
Torneremo sull'argomento!

giovedì 1 febbraio 2018

Lezione n.32 del 30/01/2018


In virtù delle numerose assenze abbiamo deciso di non andare oltre con il programma per dedicarci alla ripetizione delle tecniche di rottura viste precedentemente.
Successivamente abbiamo simulato degli attacchi due contro uno.
Chi veniva aggredito doveva reagire con parata e contrattacco agli attacchi alternati di ciascuno dei due avversari.
Infine, per non farci mancare nulla, un bel potenziamento realizzato attraverso un circuito che prevedeva piegamenti sulle braccia, addominali, corsetta sul posto e calci e pugni al sacco.
Non ci fermiamo mai!

Oss!

venerdì 26 gennaio 2018

Lezione n.31 del 25/01/2018


Abbiamo iniziato l'allenamento con un esercizio a coppia utile a rinforzare l'avambraccio e, soprattutto, ad abituarci ad evitare colpi con l'ulna o il radio.
Successivamente abbiamo continuato le tecniche a coppia viste la volta scorsa.


  • L'avversario attacca con un pugno destro avanzando:
  1. Deviare l'attacco con una parata dall'esterno all'interno (shoto uke) con in braccio sinistro
  2. con la mano destra afferrare il polso destro dell'avversario
  3. contemporaneamente avvicinarsi arrivando a contatto con l'avversario facendo in modo che la sua gamba destra sia a metà tra le nostre
  4. torcendo il braccio destro fare leva col proprio petto sull'articolazione del gomito
  5. contemporaneamente colpire il volto dell'avversario con l'avambraccio teso premendo per aumentare la leva.
n.b.: la leva funzionerà grazie alla corretta distanza e non alla leva in sè.

Abbiamo poi iniziato a vedere una reazione da attacco di calcio spinto frontale.
Abbiamo ipotizzato di trovarci in una soluzione tale per cui non sia possibile nè schivare, nè intercettare l'attacco con un colpo.
Spostando il baricentro indietro e spostandosi lo stretto necessario, sfruttando la contrazione addominale si cerca di intercettare e bloccare il piede dell'avversario.
A quel punto:
  • con un sabaki si entra dentro l'attacco dell'avversario e on un colpo a mano chiusa dall'alto in basso si colpisce la rotula 
oppure

  • si spinge in avanti o si tira indietro l'avversario rompendo il suo equilibrio.

Torneremo su queste tecniche.
Oss!

giovedì 25 gennaio 2018

Lezione n.30 del 23/01/2018


Nel corso dell'ultima lezione abbiamo introdotto le tecniche di rottura.
Si tratta di tecniche che sfruttano le leve articolari per facilitare la rottura delle stesse articolazioni con colpi portati senza eccessiva forza.
Esse presuppongono una corretta leva articolare che, a sua volta, presuppone una reazione efficace e quindi uno stordimento dell'avversario.
Altrimenti sarebbe quasi impossibile applicarle.
Ne abbiamo viste due in particolare, conseguenti ad altrettante parate da pugno:


  • L'avversario ci attacca con un pugno rivolto al tronco: 


  1. effettuare una parata dall'esterno all'interno (shoto uke) con il braccio opposto (ci attacca di destro, pariamo col sinistro e viceversa)
  2.  afferrare col braccio corrispondente il polso del braccio con cui ha portato l'attacco
  3. con il braccio della parata colpire al volto l'avversario
  4. contemporaneamente torcere verso l'interno l'avambraccio afferrato
  5. colpire con il braccio della parata il punto appena sopra l'articolazione del gomito.


  • L'avversario ci attacca con un pugno rivolto al volto:


  1. effettuare una parata alta (age uke) con il braccio opposto
  2. con lo stesso braccio afferrare il polso del braccio che ha portato l'attacco e torcerlo verso l'esterno
  3. portarlo verso il basso e contemporaneamente colpire con l'avambraccio portato verso l'altro il punto appena sopra l'articolazione del gomito.
Torneremo su queste e altre tecniche.

Oss!


venerdì 19 gennaio 2018

Lezione n.29 del 18/01/2018


Lezione dedicata agli spostamenti.
Partendo da una posizione di guardia (destra e sinistra alternate) bisognava saltellare sul posto e, a seconda del comando di Marco, portare con il pugno corrispondente alla guardia un attacco frontale o uno verso destro o sinistra utilizzando il sabaki.
In ogni caso bisognava trovarsi sempre nella guardia di partenza.
La vera difficoltà era nell'eseguire il comando di Marco senza fare confusione.
Ad un attacco a destra corrispondeva un movimento di sabaki all'indietro verso sinistra e viceversa.
Il vero scopo è quello di tenere sempre attiva la mente, senza ripetere i movimenti in modo meccanico ma, al contrario, pensare sempre a quello che si fa.
Almeno finchè la meccanicità non verrà superata dall'istintività.

Oss!


giovedì 18 gennaio 2018

Lezione n.28 del 16/01/2018


Nell'ultima lezione abbiamo riproposto un allenamento tipico del Karate Shotokan per quel che riguarda i calci.
Posizionandosi con le gambe unite e le braccia tese orizzontalmente con i polsi piegati come se si tenessero in mano due secchi d'acqua si eseguivano a vuoto tecniche di calcio frontale, circolare e laterale.
Prima piano, di studio, poi forte, con entrambi i piedi.
La funzione della posizione è quella di costringere a una forte contrazione addominale, necessaria per il mantenimento del corretto equilibrio e per dare la giusta potenza al calcio.
Le stesse tecniche sono state poi ripetute sui colpitori, per continuare l'approccio con il contatto e la realtà.
Il tutto inframezzato da piegamenti sulle gambe.
Torneremo spesso su questo tipo di allenamento.

Oss!

lunedì 15 gennaio 2018

Lezione n.27 dell' 11/01/2018


Esaminate le tecniche di base abbiamo iniziato ora a metterle in pratica.
Ovviamente senza protezioni (il Ki. Ju. Go. prepara alla strada e non a un ring), ma con le dovute cautele, ovvero stabilendo in anticipo quale attacco portare e verso quale bersaglio.
abbiamo lavorato con tecniche di pugno, di calcio e di placcaggio.
A turno ognuno doveva difendersi da tutti gli altri uno alla volta.
Chi attaccava effettuava la tecnica già stabilita e l'avversario doveva difendersi e contrattaccare.
Nella simulazione del combattimento (kumite) questo è il primo passo, cioè utilizzando la tecnica prestabilita.
Più avanti arriveremo alla realtà.
Oss!

mercoledì 10 gennaio 2018

Lezione n.26 del 09/01/2018


Abbiamo introdotto delle importanti tecniche di parata: la parata alta (age uke), ideale per parare un attacco di pugno verso il volto, e la parata media verso l'interno (soto uke), più indicata per i pugni all'addome.
In entrambi i casi è bene specificare che, prendendo spunto dai principi del karate, non può esserci una parata passiva.
La parata, cioè, deve essere a sua volta intesa come un attacco, volta a scoraggiare il nostro avversario a provare ad attaccarci una seconda volta.
Se un aggressore mi porta un attacco io "paro" colpendo l'arto con cui mi attacca arrecandogli quanto più dolore possibile. Ci penserà due volte prima di portare di nuovo quell'attacco!
E' altresì importante una seconda precisazione.
Queste tecniche di difesa vengono effettuate entrambe con l'avambraccio.
Se noi effettuiamo la tecnica andando a impattare con l'ulna o con il radio corriamo il serio rischio di farci del male. In uno scontro tra due bastoni il più fragile si rompe e così può succedere con le ossa.
Ecco perchè la parata va effettuata con la giusta contrazione andando a colpire con la fascia muscolare (superiore o inferiore) ricompresa tra le due ossa.
E' inoltre fondamentale accompagnare il tutto con la dovuta rotazione dell'avambraccio e con il movimento dei fianchi e delle anche.

Nell'allenare queste due tecniche a coppia abbiamo fatto sì che ad esse seguisse subito un contrattacco, con l'altro braccio o con lo stesso della parata, andando a cercare organi vitali quali naso, mento, occhi, orecchie, articolazione tempro-mandibolare e, soprattutto per il soto uke, costole fluttuanti.

Nel caso dell'age uke, a quest'ultimo può seguire un bloccaggio del polso che ci ha attaccato con conseguente torsione e, per fare un esempio, rottura del gomito.

Torneremo sull'argomento per vedere il ruolo, in tutto questo, della respirazione e della contrazione al momento giusto, in una parola cioè del kime.

Oss!

Lezione n.25 del 04/01/2018


Anche questa lezione è stata dedicata principalmente allo smaltimento dei panettoni!
Questa volta abbiamo preparato un circuito aerobico composto da 8 stazioni per lavorare col fiato, con le gambe e con gli addominali.
Utile per raggiungere i nostri obiettivi ma anche e soprattutto per bruciare le calorie in eccesso accumulate durante i giorni di festa!

giovedì 4 gennaio 2018

Lezione n.24 del 02/01/2018


Abbiamo inaugurato il nuovo anno con una doverosa lezione dedicata allo smaltimento dei panettoni!
Nello specifico abbiamo svolto un intenso lavoro di ginnastica aerobica, esercizi addominali e piegamenti sulle braccia inframezzati da tecniche a coppia con combinazioni di calci e pugni.
La prima settimana del nuovo anno sarà tutta dedicata a riacquistare la forma!