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giovedì 22 dicembre 2016

Lezione n. 21 del 20/12/2016



Approfittando delle assenze dovute al periodo natalizio e e della presenza di qualche new entry abbiamo rivisto alcuni dei concetti introduttivi del corso.
Abbiamo parlato dell'importanza della respirazione nell'esecuzione delle tecniche e nel recupero, abbiamo reintrodotto le prime "mosse" per liberarci da un attacco al collo preparandole con la ginnastica M.A.N. ed infine abbiamo ricordato l'importanza del dito mignolo nell'esecuzione delle tecniche di attacco.
Il tutto lavorando a coppia e con i colpitori.

Approfitto per ricordare che nel periodo natalizio la palestra non chiuderà, quindi le lezioni del 22, 27, 29 dicembre e del 3 e 5 gennaio si terranno regolarmente.

Oss!

sabato 17 dicembre 2016

Lezione n. 20 del 15/12/2016


Continuiamo lo studio degli attacchi al collo introducendo il colpo con il taglio della mano ("shuto" in giapponese), mossa classica dell'immaginario cinematografico del karate trash!
In quanti film (pseudo imitatori di James Bond insegnano) avete visto questa mossa usata per mettere  in un batter d'occhio k.o. improponibili avversari?
Ebbene, questo colpo è realmente efficace e, se portato correttamente, può avere conseguenze devastanti (vedi la precedente lezione sul collo e gola!).
In questa lezione ci siamo concentrati sul corretto assetto della mano e sul punto di impatto, determinante per non farsi male.
Innanzitutto le dita devono essere ben serrate, il polso dritto (naturale continuazione dell'avambraccio) e il pollice piegato sul palmo della mano.
Anche qui un ruolo chiave è svolto dal dito mignolo, su cui va concentrata la forza (esattamente come per il pugno).
Infine il punto dell'impatto è fondamentale.
Colpire con le dita o col polso può essere molto pericoloso e procurarci anche fratture.
Pertanto è la zona metacarpale sotto l'articolazione del mignolo quella più indicata per impattare e per assorbire meglio il colpo.
Nel corso dell'allenamento abbiamo lavorato a coppia con i colpitori concentrandoci su diversi modi di portare questo colpo.
Torneremo ad affrontare l'argomento.

Oss


mercoledì 14 dicembre 2016

Lezione n.19 del 13/12/2016



Continuiamo lo studio dei punti vitali parlando del COLLO e della GOLA, due bersagli decisamente letali, nonchè oggetto della terza dispensa consegnata (disponibile ovviamente solo a lezione e non scaricabile sul sito).
Per capire quanto questi due punti siano sensibili è sufficiente darsi dei colpetti con le dite sulla zona della trachea e su quella sternocleidomastoidea.
Il problema del collo e della gola è che sono poco protetti e la cartilagine presente, se colpita, può facilmente rompersi andando a lacerare anche irrimediabilmente le vie circolatorie provocando danni catastrofici.
Bisogna fare pertanto molta attenzione nel praticare le relative tecniche di attacco in quanto estremamente pericolose.
Nel corso della lezione l’attenzione è stata rivolta a tecniche di schivata con successivo attacco incrociato alla trachea e alla base del collo.
Torneremo ovviamente ad approfondire l’argomento.

Oss

lunedì 12 dicembre 2016

Lezione n.18 del 6/12/2016


Nel corso dell'ultima lezione siamo tornati ad approfondire le tecniche di attacco di mano curando questa volta il movimento dei piedi e dei fianchi.
Nel portare un pugno, infatti, oltre a curare la costretta stretta della mano (fondamentale per non farsi male e per sfruttare efficacemente la tecnica) è importantissimo tenere presente che se il movimento parte dai fianchi si svilupperà meglio la forza cinetica e il colpo sfrutterà al meglio la sua forza.
Oltretutto muovere i fianchi potrebbe avere ripercussioni negative sulle ginocchia se i piedi non accompagnano il movimento.
Ecco allora l'importanza di allenarsi a muoversi sugli avampiedi, ricordandosi che tra il tallone e il terreno deve esserci lo spazio per far passare giusto un foglio di carta.
In conclusione per tirare bene un pugno è importante tenere a mente tre cose:

1) corretta chiusura del pugno (polso dritto, forza sul mignolo e impatto col seiken)
2) movimento dei fianchi
3) movimento sugli avampiedi

Nel corso della lezione abbiamo lavorato prima "a vuoto" e poi utilizzando i colpitori.
Torneremo comunque a lavorarci nelle prossime lezioni.

Oss

domenica 4 dicembre 2016

Lezione n.17 del 1/12/2016


Nell'ultima lezione abbiamo continuato a lavorare sulla schivata.
Tanto la ginnastica M.A.N. quanto gli esercizi di tecnica si sono incentrati sul lavoro di gambe, per curare la schivata da un colpo laterale (la classica sventola) piegandosi rapidamente sulle gambe per poi esplodere in un efficace contrattacco.
Si è curata la posizione (fondamentale è non piegarsi in avanti ma rimanere dritti col busto) e la rapidità.
Una considerazione positiva si è fatta infine sugli enormi progressi riscontrati sul piano atletico.
Il lavoro svolto finora sta portando risultati ben più soddisfacenti di quelli preventivati!

Bene così, continuiamo alla grande!

Oss