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martedì 26 dicembre 2017

Lezione n.23 del 21/12/2017


Lezione dedicata a delle combinazioni di parata - attacco - leva articolare.
Abbiamo esaminato in particolare due ipotesi:

  1. Il nostro avversario ci attacca con un diretto: partendo dalla "finta guardia" deviamo con la mano aperta e le dita serrate il suo attacco facendo leva sulla torsione del nostro busto; colpiamo con un pugno le costole rimaste scoperte, effettuiamo la proiezione articolare facendo leva sulla sua mano e sull'articolazione della spalla con l'altra nostra mano.
  2. Il nostro avversario ci attacca con una sventola: "pariamo" (in realtà colpiamo per fargli male) il colpo andando a colpire con il dorso dell'avambraccio (con il muscolo, mai con le ossa!) l'avambraccio dell'avversario; colpiamo con il pugno il suo naso o il suo mento e infine con entrambe le nostre mani effettuiamo una leva articolare sulla sua mano.
La lezione si è poi conclusa con gli auguri di Natale e gustandoci i preziosissimi e deliziosissimi "fritti" fatti dalla nostra Emanuela!

Oss!

mercoledì 20 dicembre 2017

Lezione n.22 del 19/12/2017


Nel corso dell'ultima lezione abbiamo iniziato a vedere i primi spostamenti.
E' molto importante, nel combattere, spostarsi nel modo giusto, evitando di "incrociare le gambe" rischiando di ritrovarsi in equilibrio precario.
E' importante allora mantenere sempre gambe larghe quanto le spalle e piedi paralleli, mantenendo sempre la posizione di  finta guardia.
Per spostarsi all'indietro le due gambe non si muovono alternativamente ma è la posteriore che precede il movimento di quella anteriore per ritrovarsi poi sempre alla stessa distanza l'una dall'altra.
Per gli spostamenti laterali invece prediligiamo il Sabaki.

Abbiamo lavorato sugli spostamenti sia singolarmente che in coppia, sfidandoci a turno a toccare la spalla dell'avversario,potendosi quest'ultimo proteggere solo con gli spostamenti.

Oss!

venerdì 15 dicembre 2017

Lezione n.21 del 14/12/2017


Abbiamo ripreso a parlare della gola, questa volta non come zona del corpo da proteggere, bensì come bersaglio da colpire.
Più precisamente abbiamo introdotto il colpo effettuato con il taglio della mano (in giapponese shuto uke), che se portato nel giusto modo può essere devastante.
In particolare bersagli principali sono la regione sternocleidomastoidea e la zona anteriore in corrispondenza della trachea, che è un vero e proprio punto vitale.
Fondamentale è la contrazione delle dita, anche se non devono essere queste a colpire il bersaglio.
E' importante la contrazione del mignolo, ma anche il pollice, serrato e con l'ultima falange coricata sul palmo della mano in corrispondenza dell'attaccatura del dito indice.
Abbiamo lavorato molto con i colpitori, per iniziare a sviluppare la sensibilità del contatto.
Torneremo sull'argomento.
Oss!

mercoledì 13 dicembre 2017

Lezione n.20 del 12/12/2017



Un'altra lezione dedicata alla schivata e al contrattacco.
Per la schivata abbiamo lavorato camminando schivando per tutta la sua lunghezza una cima lunga 10 metri e tesa all'altezza del volto effettuando un contrattacco alto.
Successivamente abbiamo lavorato con i colpitori a coppia: diretti incrociati, schivata e contrattacco basso mirato alla milza e al fegato, del quale si è accennata la valenza come punto vitale.
Tutte le serie gli esercizi sono stati intervallati da serie di potenziamento che hanno reso più "difficile" e intensa tutta la lezione.

Oss!

lunedì 11 dicembre 2017

Lezione n.19 del 07/12/2017


Nel corso dell'ultima lezione abbiamo introdotto la schivata.
Si è trattato pertanto di un allenamento di stampo pugilistico, basato molto sulla ginnastica M.A.N..
Ci siamo soffermati su alcuni dettagli come la posizione del busto e la difesa della testa (troppo spesso si tende a effettuare schivate "in avanti", rischiando di subire colpi d'incontro).
Abbiamo poi introdotto il relativo contrattacco, come seguito dell'uscita in schivata verso il lato "esterno" dell'avversario lavorando a coppia con i colpitori.
Torneremo spesso sull'argomento.

Oss!

martedì 5 dicembre 2017

Lezione n.18 del 05/12/2017


Apriamo il mese di dicembre tornando ad approfondire il discorso sul Sabaki, movimento con cui "trasformiamo il nostro corpo in un compasso" per effettuare spostamenti, attacchi e proiezioni.

Dopo averlo allenato con la ginnastica M.A.N.  ne abbiamo visto  due possibili applicazioni partendo da prese da dietro con una mano ad una delle due spalle.

Un deciso sabaki effettuato con la guardia alta consente di liberarsi agevolmente e di colpire con facilità l'avversario, indipendentemente da quale spalla viene afferrata (e dalla mano usata dall'avversario) e dal verso in cui si gira.

Un sabaki unito al piegamento della gamba "che fa da matita" ci consente invece di liberarci e di andare poi a colpire facilmente la zona inguinale permettendoci successivamente di rialzarsi andando dall'esterno ad afferrare il braccio dell'avversario bloccandogli il polso con l'ascella, il gomito con il dorso della corrispettiva mano e la spalla con il palmo della mano opposta.

A questo punto non sarà difficile portare a terra l'avversario già indebolito dal precedente colpo all'inguine con un altro sabaki all'indietro.

Torneremo più avanti sull'argomento.

Oss!

venerdì 1 dicembre 2017

Lezione n.17 del 30/11/2017


Nell'ultima lezione abbiamo lavorato sulla reazione a una presa da dietro mirata a bloccare busto e braccia dell'aggredito.
Si tratta di una situazione che si può verificare soprattutto quando si affrontano più avversari.
Anche in questo caso è inutile giocare di forza in quanto, come detto più volte in precedenza, si parte spesso svantaggiati.
Ciò che conta è la reazione, che può avvenire schiacciando il piede dell'avversario, tirando una testata all'indietro verso il mento o il naso, piegandosi bruscamente in avanti per colpire la zona del basso ventre o in altri modi che variano a seconda della situazione e delle caratteristiche fisiche nostre e del nostro avversario.
Una volta effettuata la reazione bisogna piegarsi velocemente dritti sulle gambe, allargando i gomiti all'esterno con i pugni all'altezza dei capezzoli.
Una volta liberati si può poi procedere a colpire l'avversario, magari con delle gomitate all'indietro, o si può, se ci sono le condizioni, scappare via.

Lezione n.16 del 28/11/2017


Lezione nuovamente dedicata al calcio circolare.
Per gli assenti della lezione precedente abbiamo ripreso lo studio di questo calcio scomponendolo nei 4 movimenti, ponendo particolarmente l'attenzione sul movimento del piede d'appoggio.
Chi invece era presente e i "veterani" hanno invece provato combinazioni varie di calcio circolare seguito da pugno e viceversa.