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giovedì 22 dicembre 2016

Lezione n. 21 del 20/12/2016



Approfittando delle assenze dovute al periodo natalizio e e della presenza di qualche new entry abbiamo rivisto alcuni dei concetti introduttivi del corso.
Abbiamo parlato dell'importanza della respirazione nell'esecuzione delle tecniche e nel recupero, abbiamo reintrodotto le prime "mosse" per liberarci da un attacco al collo preparandole con la ginnastica M.A.N. ed infine abbiamo ricordato l'importanza del dito mignolo nell'esecuzione delle tecniche di attacco.
Il tutto lavorando a coppia e con i colpitori.

Approfitto per ricordare che nel periodo natalizio la palestra non chiuderà, quindi le lezioni del 22, 27, 29 dicembre e del 3 e 5 gennaio si terranno regolarmente.

Oss!

sabato 17 dicembre 2016

Lezione n. 20 del 15/12/2016


Continuiamo lo studio degli attacchi al collo introducendo il colpo con il taglio della mano ("shuto" in giapponese), mossa classica dell'immaginario cinematografico del karate trash!
In quanti film (pseudo imitatori di James Bond insegnano) avete visto questa mossa usata per mettere  in un batter d'occhio k.o. improponibili avversari?
Ebbene, questo colpo è realmente efficace e, se portato correttamente, può avere conseguenze devastanti (vedi la precedente lezione sul collo e gola!).
In questa lezione ci siamo concentrati sul corretto assetto della mano e sul punto di impatto, determinante per non farsi male.
Innanzitutto le dita devono essere ben serrate, il polso dritto (naturale continuazione dell'avambraccio) e il pollice piegato sul palmo della mano.
Anche qui un ruolo chiave è svolto dal dito mignolo, su cui va concentrata la forza (esattamente come per il pugno).
Infine il punto dell'impatto è fondamentale.
Colpire con le dita o col polso può essere molto pericoloso e procurarci anche fratture.
Pertanto è la zona metacarpale sotto l'articolazione del mignolo quella più indicata per impattare e per assorbire meglio il colpo.
Nel corso dell'allenamento abbiamo lavorato a coppia con i colpitori concentrandoci su diversi modi di portare questo colpo.
Torneremo ad affrontare l'argomento.

Oss


mercoledì 14 dicembre 2016

Lezione n.19 del 13/12/2016



Continuiamo lo studio dei punti vitali parlando del COLLO e della GOLA, due bersagli decisamente letali, nonchè oggetto della terza dispensa consegnata (disponibile ovviamente solo a lezione e non scaricabile sul sito).
Per capire quanto questi due punti siano sensibili è sufficiente darsi dei colpetti con le dite sulla zona della trachea e su quella sternocleidomastoidea.
Il problema del collo e della gola è che sono poco protetti e la cartilagine presente, se colpita, può facilmente rompersi andando a lacerare anche irrimediabilmente le vie circolatorie provocando danni catastrofici.
Bisogna fare pertanto molta attenzione nel praticare le relative tecniche di attacco in quanto estremamente pericolose.
Nel corso della lezione l’attenzione è stata rivolta a tecniche di schivata con successivo attacco incrociato alla trachea e alla base del collo.
Torneremo ovviamente ad approfondire l’argomento.

Oss

lunedì 12 dicembre 2016

Lezione n.18 del 6/12/2016


Nel corso dell'ultima lezione siamo tornati ad approfondire le tecniche di attacco di mano curando questa volta il movimento dei piedi e dei fianchi.
Nel portare un pugno, infatti, oltre a curare la costretta stretta della mano (fondamentale per non farsi male e per sfruttare efficacemente la tecnica) è importantissimo tenere presente che se il movimento parte dai fianchi si svilupperà meglio la forza cinetica e il colpo sfrutterà al meglio la sua forza.
Oltretutto muovere i fianchi potrebbe avere ripercussioni negative sulle ginocchia se i piedi non accompagnano il movimento.
Ecco allora l'importanza di allenarsi a muoversi sugli avampiedi, ricordandosi che tra il tallone e il terreno deve esserci lo spazio per far passare giusto un foglio di carta.
In conclusione per tirare bene un pugno è importante tenere a mente tre cose:

1) corretta chiusura del pugno (polso dritto, forza sul mignolo e impatto col seiken)
2) movimento dei fianchi
3) movimento sugli avampiedi

Nel corso della lezione abbiamo lavorato prima "a vuoto" e poi utilizzando i colpitori.
Torneremo comunque a lavorarci nelle prossime lezioni.

Oss

domenica 4 dicembre 2016

Lezione n.17 del 1/12/2016


Nell'ultima lezione abbiamo continuato a lavorare sulla schivata.
Tanto la ginnastica M.A.N. quanto gli esercizi di tecnica si sono incentrati sul lavoro di gambe, per curare la schivata da un colpo laterale (la classica sventola) piegandosi rapidamente sulle gambe per poi esplodere in un efficace contrattacco.
Si è curata la posizione (fondamentale è non piegarsi in avanti ma rimanere dritti col busto) e la rapidità.
Una considerazione positiva si è fatta infine sugli enormi progressi riscontrati sul piano atletico.
Il lavoro svolto finora sta portando risultati ben più soddisfacenti di quelli preventivati!

Bene così, continuiamo alla grande!

Oss

martedì 29 novembre 2016

Lezione n.16 del 29/11/2016



Abbiamo concluso il mese di novembre introducendo la DIFESA.
Uso il termine difesa e non parata per un motivo ben preciso: la parata non esiste.
Non esiste perchè credere di parare un attacco vuol dire subirlo con un atteggiamento passivo.
Invece difendersi da un attacco vuol dire colpire.
Non paro la sventola, ma colpisco il braccio e così per i calci.
Cercare di parare vuol dire rischiare seriamente di subire.
Colpire ci pone in una situazione anche psicologica diversa, il che scoraggia e non poco il nostro avversario.
Nello specifico abbiamo visto come utilizzare l'avambraccio per colpire, facendo attenzione a non usare ulna e radio come punti di impatto.
Sono relativamente sottili e fragili e rischiano di soccombere se colpiscono un bersaglio più duro.
Del resto non ci sogneremmo di colpire una mazza da baseball con un bastoncino dello Shanghai!
Ecco allora che dobbiamo utilizzare la parte superiore dell'avambraccio, che può essere rinforzata e può sfruttare la giusta contrazione, fino a poter tranquillamente colpire pali di acciaio senza subire danni.
Ovviamente un ruolo fondamenttale lo ricopre anche in questo caso la contrazione del dito mignolo.
Abbiamo poi introdotto le schivate, ma avremo modo di approfondirle a dovere.

Alla prossima!

Oss

Lezione n. 15 del 24/11/2016



All'inizio dell'ultima lezione è stata consegnata la seconda dispensa del corso, riguardante due altri importantissimi unti sensibili.
Dopo il naso è la volta del mento e dell'articolazione tempro-mandibolare.
Il primo, detto "bottone" in gergo pugilistico, è un punto che se colpito dal basso verso l'alto con un'angolazione di circa 45° porta a uno shock che si irradia fino al cervelletto e provocando il k.o. immediato dell'avversario.
La seconda è un punto molto importante perchè è un bersaglio facile da danneggiare, soprattutto quando il collo dell'avversario è girato al momento dell'impatto.
Abbiamo lavorato molto sulle tecniche di pugno e calcio a coppia con i colpitori.

Sabato sera invece si è tenuta la prima serata insieme a base di pizza e birra presso la pizzeria "L'Obelisco"!
Eravamo quasi tutti, ma la prossima volta speriamo di essere al completo!

Oss

giovedì 24 novembre 2016

Lezione n.14 del 22/11/2016


Abbiamo iniziato l'ultima lezione leggendo e commentando il racconto taoista del saggio e della gazza.
Estrapolando la parte che ci interessava, molto brevemente, il saggio veniva sorpreso a cacciare in territori proibiti da un guardiacaccia.
In particolare il guardiacaccia sorprendeva il saggio che incurante osservava la sua preda, una gazza, la quale a sua volta incurante osservava la sua preda, una mantide religiosa la quale anche lei incurante osservava la sua preda, una cicala.
Ecco come, trasportando il racconto nella realtà della strada, spesso quando qualcosa conquista la nostra attenzione non ci accorgiamo che ci dimentichiamo del mondo intorno a noi e abbassiamo la guardia, tanto da diventare da predatori facili prede.
Ecco quindi quanto sia importante mantenere sempre altissima l'attenzione in ogni ambiente e in ogni circostanza, anche quando una vetrina, un bancomat o una telefonata catturano la nostra attenzione!
Dal punto di vista tecnico, invece, abbiamo visto alcune possibili reazioni ad una presa a entrambi i polsi, a una presa con tutte e due le mani a un polso e, infine, ad una presa da dietro con due mani a serrare le braccia e il tronco.
Ovviamente per chi non era presente massima disponibilità a recuperare!

Oss

domenica 20 novembre 2016

Lezione n.13 del 17/11/2016



Come già anticipato nell'ultimo post, anche l'ultima lezione è stata dedicata allo studio del calcio laterale.
Questa volta abbiamo scomposto la tecnica nei 4 movimenti per soffermarci sull'importanza del terzo, cioè del richiamo della gamba.
Se una volta portata la tecnica la gamba prosegue la sua orsa solo per inerzia non avremo controllo a livello di equilibrio, nè ci sarà facile essere pronti a reagire dinnanzi a nuovi attacchi.
Nell'eseguire la tecnica di calcio il difficile sta proprio nel richiamare la gamba e poggiarla a terra quando lo si vuole effettivamente.
Importantissimo è poi il movimento del piede d'appoggio che parte dritto al primo movimento, per poi ruotare verso l'esterno contemporaneamente al secondo e tornare infine dritto con il terzo.
Fondamentale per evitare problemi al ginocchio ma soprattutto per sfruttare al meglio la forza del calcio.
Nella foto il Maestro Spedicato esegue un calcio laterale alto.

Oss

mercoledì 16 novembre 2016

Lezione n.12 del 15/11/2016



Torniamo a parlare del calcio, questa volta iniziando ad affrontare il discorso del CALCIO LATERALE.
Per ora ci siamo limitati ad un primo approccio con i colpitori e ad un'applicazione in coppia per una tecnica di schivata e contrattacco.
La tecnica verrà approfondita nelle prossime lezioni ma era importante fare una premessa.
Per capire il calcio laterale bisogna pensare a un boscaiolo, il quale per tagliare l'albero con l'accetta non colpisce il tronco orizzontalmente, ma in modo obliquo, dall'alto verso il basso o dal basso verso l'alto.
Così dobbiamo pensare al tronco come alla gamba del nostro avversario e all'accetta come alla nostra gamba.
Solo colpendo così si può ottenere il massimo danno andando a toccare l'arteria femorale che, come vedremo, è un punto vitale.
Nelle prossime lezioni vedremo meglio come portare correttamente la tecnica scomponendola nei 4 movimenti.

Oss

sabato 12 novembre 2016

Lezione n.11 del 10/11/2016



Anche durante la scorsa lezione ci siamo occupati degli attacchi di mano, lavorando sui colpitori cercando di simulare delle situazioni non ottimali.
Premessa della lezione tuttavia è stata la lettura del kohan su Bokuden citato nel primo post di questo blog (cliccate QUI se volete leggerla), dal titolo: "Lo spirito conta più della tecnica".
Ho sempre trovato molto appropriato questo racconto per sottolineare come nella difesa personale, ma in genere nella vita, la vera abilità più che nell’ affrontare il problema sta nell’evitarlo, nel prevenirlo.
Come Bokuden cambiava strada per evitare il cavallo nervoso così anche noi dobbiamo essere attenti nel scegliere le vie da percorrere, eventualmente il lato della strada su cui camminare, scegliendo magari vie più trafficate o in cui sono presenti dei possibili rifugi come locali commerciali aperti.
Come pure ciò che è fondamentale è essere attenti. Sempre.
Camminare senza avere lo sguardo a terra, ma avendo il controllo almeno dei 180° buttando di tanto in tanto un occhio anche dietro.
Evitare di camminare con le cuffiette: rischiano di estraniarci dalla realtà circostante, quando invece l’udito è fondamentale per percepire possibili pericoli come gente che ci segue o semplicemente i veicoli mentre attraversiamo la strada.

Quando siamo impegnati in una conversazione telefonica mantenere comunque l’attenzione a ciò che ci circonda.
Chi aggredisce di solito SCEGLIE la preda e, generalmente, sceglie chi è più facile da attaccare.
Mantenendo l’attenzione, studiando l’area in cui ci troviamo, possiamo diventare un po’ meno “prede”, facendo percepire che non sarà facile sorprenderci.
Rubo a tal proposito una citazione dal film “Il mio nome è Nessuno”, di Sergio Leone, con Terence Hill ed Henry Fonda: “L’unico modo per allungarsi la vita è cercare di non accorciarsela!”
Concludo provando a dare un piccolo consiglio: un modo per mantenere attiva l’attenzione è una leggera e costante contrazione addominale, provate quando siete in giro!
Alla prossima!

Oss

mercoledì 9 novembre 2016

Lezione n.10 dell'8/11/2016



Andando avanti con il programma abbiamo introdotto ora il concetto della reazione allo stordimentto.
Può capitare, in fase di colluttazione, di ricevere un colpo che può avere come effetto quello di stordirci o di creare squilibrio.
E' importante quindi imparare a controllare anche queste situazioni e abbiamo simulato un primo stato di stordimento con degli esercizi specifici che andranno ad essere sempre più complessi man mano che andremo avanti.
Continuando invece con le tecniche del Ki. Ju. Go. abbiamo visto un'applicazione del sabaki in risposta ad una presa da dietro, introducendo contestualmente il concetto di kuzushi (squilibrio).
Lezione ricca insomma!
Ovviamente i concetti saranno più volte ripresi e approfonditi in seguito!

Oss

venerdì 4 novembre 2016

Corso di difesa per non vedenti



Dal mese di ottobre è attivo presso la Scuola Izumo un corso di difesa personale rivolto a persone ipovedenti e non vedenti.
La sfida è quella di poter insegnare a difendersi anche a chi nella vita incontra già grosse difficoltà legate a questa sua particolarità.
Ma noi siamo convinti che le arti marziali sono per tutti.
Chiunque può praticare arti marziali, a qualsiasi livello e in qualsiasi situazione.
Le arti marziali non sono sport da combattimento, non si limitano all'esecuzione di gesti atletici e non hanno come fine la vittoria di un match.
Ecco il perchè di questo corso.
La risposta finora è stata ottima e si allenano con noi persone volenterose di affrontare questa sfida.
Il corso si basa in questa prima fase su una preparazione fisica di base e sullo studio delle principali tecniche di calcio e di pugno, per poi arrivare a studiare le principali tecniche del Ki. Ju. Go.
Il clima che si respira a lezione è quello di una festa grazie all'entusiasmo portato dagli allievi, che stanno mostrando un interesse e un impegno fuori dal comune!

Per chi fosse interessato i corsi si svolgono il lunedì e il giovedì dalle 18:00 alle 19:00 presso la nostra palestra e sono tenuti dal Maestro Cosimo Spedicato, con la collaborazione dell'istruttore Lorenzo Prete, di Simona Bonito (cintura nera I° Dan Karate Shotokan) e della nostra amica volontaria Cristina Di Lecce.

Lezione n.9 del 3/11/2016


Dopo la breve pausa legata alle festività abbiamo ricominciato inaugurando il mese di Novembre.
Abbiamo ritenuto utile riepilogare un po' quanto fatto finora prima di andare avanti con il programma.
E così abbiamo ripreso il discorso sul pugno e sulla reazione, esercitandoci a coppia con i colpitori e sulla difesa da strangolamento.
Le lezioni ora possono prendere un taglio molto più pratico, avendo superato l'approccio iniziale e prendendo sempre più confidenza con i concetti base.
Anche dal punto di vista atletico si stanno intensificando gli allenamenti e questo grazie agli enormi progressi fatti in un solo mese.
La strada per ora sembra quella giusta, continuiamo a percorrerla insieme!

Oss

domenica 30 ottobre 2016

Lezione n.8 del 27/10/2016


In una giornata piovosa e con un bel po' di defezioni abbiamo concluso il mese di ottobre continuando ad esercitare le leve articolari.
Ma soprattutto ci abbiamo dato dentro con la preparazione fisica dato che la nostra Titti era particolarmente ispirata.
Abbiamo notato in particolare i progressi fatti a livello fisico in questo primo mese.
Direi che la strada è quella giusta!
C'è ancora tanto da lavorare, ma se queste sono le premesse il livello che si raggiungerà a giugno sarà davvero soddisfacente!

Cogliamo l'occasione per comunicare che Martedì 01 Novembre la palestra sarà chiusa.
Ovviamente recupereremo la lezione!

Ci vediamo giovedì 3!

Oss


giovedì 27 ottobre 2016

Lezione n. 7 del 25/10/2016



Si inizia a entrare nel vivo del corso!
Dopo le premesse sui calci e sui pugni iniziamo ad affrontare il discorso sulle leve articolari, premessa necessaria  per poter applicare la maggior parte delle tecniche del Ki. Ju. Go.
Ma anche in questo caso un'ulteriore premessa è d'obbligo.
E' impensabile effettuare una leva articolare se prima non ci si è posti nelle condizioni di poterla effettivamente applicare.
Mi spiego meglio e prendo ancora una volta come esempio l'eventualità di essere attaccati da un avversario fisicamente molto più forte di noi: un conto è l'allenamento che si effettua in palestra, dove chi ci è di fronte è predisposto a subire la tecnica e un conto è la realtà della strada, in cui l'aggressività e la foga rendono quasi impossibile la "pulizia" della tecnica.
Ecco allora che interviene nuovamente il concetto di REAZIONE.
Se il mio avversario non lo stordisco con un attacco diretto a uno dei punti sensibili o non gli faccio "perdere quell'attimo" (fargli calare cioè per un'istante la foga e la guardia, anche con una semplice distrazione) sarà molto difficile che quella leva possa riuscire.
Questo per due motivi:
Il primo è che a prescindere dal fatto che l'avversario possa essere un individuo più forte di noi, nel momento in cui aggredisce (e sicuramente non aggredirà con gli attacchi lineari e accademici che si effettuano in palestra) non ci concederà facilmente la possibilità di effettuare una presa perfetta come quelle che ci riescono in palestre.
Il secondo è che poichè ad ogni mossa può seguire una contromossa, un avversario già stordito avrà meno possibilità di reagire a una presa di uno invece pronto a contrattaccare.
Proprio per questi due motivi tutti gli esercizi che si faranno sulle prese non potranno mai prescindere dalla REAZIONE iniziale.
Torneremo ovviamente a parlarne!

Oss

venerdì 21 ottobre 2016

Lezione n.6 del 20/10/2016



Continuiamo a parlare un po' del calcio, in particolare di quello frontale.
Ribadendo la divisione del calcio in 4 movimenti abbiamo sottolineato l'importanza di non lasciare andare la gamba dopo l'esecuzione, ma di richiamare il ginocchio per poter rimanere in equilibrio.
Questo allo scopo di non trovarsi squilibrati contro un avversario che è riuscito a schivare il nostro attacco, ma anche per poter colpire un secondo bersaglio dopo il primo impatto.
Abbiamo visto anche con quali parti del piede colpire e siamo un po' "tornati indietro nel tempo", a Okinawa, quando si usava colpire con la punta del piede.
Ma allora ci si allenava con i cosiddetti Makiwara (bersagli di legno usati per rinforzare i punti di impatto del corpo) e le dita dei piedi correvano meno rischi di traumi.
Oggi questo tipo di calcio è consigliabile solo se si indossano scarpe con una unta sufficientemente dura, altrimenti si rischia di farsi male sul serio!
Quando poi il karate fu esportato in Giappone e insegnato nelle scuole ci si rese conto che questo tipo di impatto era pericolosissimo sia per chi lo lanciava ma anche e soprattutto per chi lo subiva!
Ecco che si introdusse l'odierno calcio con l'avampiede (Koshi)!
E quale parte del piede usare allora?
Dipende.
Dipende appunto dalle circostanze, dalla distanza, dalle scarpe indossate, insomma da numerosi fattori, per cui alleneremo i calci di punta, di avampiede, di collo e di tallone.
Anche questo sarà argomento di numerose prossime lezioni!

Oss

mercoledì 19 ottobre 2016

Lezione n.5 del 18/10/2016



Dopo la prima premessa sull'Atemi Waza abbiamo iniziato questa sera a parlare del primo punto sensibile, IL NASO, argomento tra l'altro della prima dispensa del corso fornita oggi all'inizio della lezione (ovviamente chi non era presente ne avrà una copia quanto prima!).
Perchè iniziare proprio dal naso?
Fondamentalmente per due motivi:
Innanzitutto è un bersaglio molto "facile", nel senso che è sporgente, privo di naturali protezioni, intuitivo da colpire e soprattutto si presta ad essere meta della reazione per gli strangolamenti visti nelle lezioni precedenti.
In secondo luogo il naso è un punto vitale che, se ben colpito, può portare addirittura alla morte di chi ha subito il colpo.
O comunque un colpo al naso può portare abbondante sanguinamento e lacerazioni agli occhi.
Questo fa capire quanto sia importante conoscerlo come punto sensibile anche e soprattutto in funzione della sua difesa.
Da qui l'importanza fondamentale di un atteggiamento sempre in guardia con le mani sempre pronte a difendere il volto.
L'allenamento di oggi si è quindi basato sull'impatto della mano, utilizzando il palmo e lavorando a coppia con i colpitori seguendo le tecniche di Marco.
E poi vabbè.... tanto e tanto potenziamento con la Titti!!

Oss

venerdì 14 ottobre 2016

Lezione n.4 del 13/10/2016



Con la lezione di ieri sera si è aperto lo studio dell'Atemi Waza, cioè dei punti vitali, di quei punti del corpo che se colpiti nel modo giusto possono provocare effetti devastanti sull'avversario.
Si è fatta (e si fa tuttora) una precisazione molto importante: lo studio dei punti vitali è un argomento molto delicato vista l'intrinseca pericolosità della sua applicazione pratica e non ci sogneremmo mai di incitare i discenti ad un loro uso improprio.
Piuttosto è importante capire come il corpo umano sia pieno di questi punti proprio per capire quanto pericolosa possa essere una "scazzottata" e quanta finzione ci sia in televisione quando si mostra gente in piedi e fresca come una rosa al termine di una rissa.
La funzione di questo studio allora qual è?
La risposta è nella premessa che facciamo ogni qualvolta ci apprestiamo a mostrare ogni tecnica: quando si affronta un aggressore questo potrebbe essere più forte di noi dal punto di vista fisico.
O, in ogni caso, la foga dell'aggressione lo può rendere più forte.
Una tecnica di difesa personale può divenire dunque inefficace se si punta sulla forza, perchè prese, leve o proiezioni possono diventare del tutto inefficaci o inapplicabili se il nostro oppositore risponde con una certa forza o se comunque non subisce prima una nostra REAZIONE.
Ecco l'importanza della REAZIONE: far perdere quell'attimo, far perdere la forza in quel momento per poi, solo allora, solo dopo aver reagito, effettuare la tecnica vera e propria.
Ma studiando bene i punti vitali e i modi di colpirli (argomento che verrà trattato per ovvi motivi solo a lezione e non anche sul sito) si arriverà alla conclusione che l'applicazione della tecnica sarà solo eventuale e comunque secondaria.
Non ci stancheremo mai di ripetere che fondamento di tutto il Ki. Ju. Go. è e sarà sempre la REAZIONE, che consisterà proprio nel colpire uno di questi punti, causando perdita di equilibrio, stordimento o danni ancora più seri.

Oss

mercoledì 12 ottobre 2016

Lezione n.3 dell' 11/10/2016


Si continua a parlare del pugno, a come sia fondamentale "stringerlo" nel modo giusto.
E' un dettaglio che spesso viene sottovalutato, soprattutto quando si è abituati a usare fasciature (che aiutano a tenere "dritto" il polso) e protezioni varie.
Risultato è il rischio di farsi seriamente male quando poi si tira un pugno a mani nude!
E' un dettaglio a fare la differenza, cioè la parte della mano su cui concentrare la forza quando si stringe il pugno.
Abbiamo visto come è importante concentrare nel punto giusto la stretta del pugno, sia per sfruttare al meglio la frza dello stesso, sia per mantenere sempre "dritto" il polso ed evitare spiacevoli infortuni.
Ma anche quale sarà la parte del pugno dove avverrà l'impatto!
Ovviamente torneremo a trattarne abbondantemente!

Oss



venerdì 7 ottobre 2016

Lezione n.2 del 06/10/2016

Come pensare un calcio?
Questo fu uno dei primi insegnamenti che mi impartì il Maestro Spedicato:
Immaginiamo la frusta di un cocchiere, composta da un manico e da un cordino.
Per lanciare il cordino non si muove quest'ultimo, ma il manico!
E così pensiamo alla nostra gamba proprio come a una frusta: dal bacino al ginocchio il manico, dal ginocchio al piede la corda, un perfetto frustino!
Ecco perchè per lanciare un calcio efficace dobbiamo "agitare il manico", in parole povere, dobbiamo pensare di tirare una ginocchiata.
Ecco perchè la ginnastica m.a.n. si sta basando molto su questo!
Nella difesa personale conta di più la breve distanza, ecco allora che la ginocchiata sarà un must dei nostri allenamenti.
E se poi la distanza aumenterà agitiamo il manico, che la frusta andrà da sola!

mercoledì 5 ottobre 2016

Buona la prima! Lezione n.1 del 04/10/2016.


Ed eccoci finalmente giunti all'inizio del corso!
Dopo la preparazione svolta a settembre si inizia a fare sul serio.
D'ora in poi il programma del corso seguirà due strade parallele e complementari, dividendo in questa prima fase lo studio delle principali tecniche del Ki.Ju.Go. da quello dei fondamentali delle tecniche di calcio e di pugno.
Diciamo la verità, è inutile studiare una complessa tecnica che prevede l'utilizzo di un pugno se poi non si è prima studiato come tirare lo stesso.
Anche perchè, mantenendo le distanze dalle scazzottate televisive e dagli sport da combattimento che prevedono l'utilizzo di guanti protettivi, è bene precisare che sferrando un pugno è più probabile farsi male che fare male!
E questo soprattutto per via della struttura ossea della mano, assai complessa e delicata, soprattutto se paragonata ad esempio alla robustezza di una tempia o della fronte.
Come anche vetri rotti o denti spezzati possono facilmente lacerare muscoli o legamenti.
Ecco perchè all'inizio è bene utilizzare, comunque con le dovute accortezze, il palmo della mano anzichè le nocche, quanto meno finchè non si è acquisita una padronanza tale da permettere, almeno in condizioni "normali" e controllate, di sferrare un pugno con una tecnica sufficientemente sicura per non farsi male in allenamento.
Nel corso della prima lezione si è intensificata la ginnastica mirata alla respirazione e alla coordinazione, mentre la ginnastica m.a.n. è stata mirata al primo dei fondamenti del pugno: la rotazione del busto, essenziale per conferire al colpo la maggior potenza possibile.

martedì 13 settembre 2016

Un nuovo inizio: "Precorso" del Ki. Ju. Go. e Karate per bambini!

L'estate è finita e ricomincia una nuova stagione tra scuola, lavoro e palestra!
Personalmente non ho mai smesso di allenarmi anche durante le mie rosicate ferie, ma mi rendo conto che tra il viaggio in Grecia e il compleanno della mia ragazza ho un po' ceduto alla tentazione della tavola..
Ma è giunto il momento di rimettersi in forma e chi vuole farlo insieme a noi da questa sera inizia la fase che precede l'inizio del corso di Ki. Ju. Go.!
Da oggi per tutta la seconda metà di settembre le lezioni previste saranno dedicate principalmente alla preparazione fisica per arrivare al meglio alle lezioni di ottobre e per far sì che dell'estate appena trascorsa rimangano solo i ricordi e non anche i chili!

In più si inaugura oggi il corso di Karate per bambini  con una lezione di prova alle 17:00!
Vi aspettiamo!



venerdì 2 settembre 2016

Nuovi corsi di Hip Hop presso la Scuola Izumo!


Siamo lieti di comunicarvi che a partire da quest'anno si terranno presso la Scuola Izumo dei corsi di Hip Hop per adulti e bambini a cura dell' Istruttrice Giorgia Tomato!

I corsi si terranno il martedì e il giovedì alle 18:00 per i bambini e alle 20:00 per gli adulti.

Inoltre martedì 20 settembre è prevista una LEZIONE DI PROVA per i bambini (ore 18:00) e per gli adulti (ore 20:00)!

Vi aspettiamo!

mercoledì 17 agosto 2016

Si ricomincia!


E rieccoci qua!
Dopo due anni di silenzio questo blog ricomincia a parlare e a raccontare l'arte del Ki.Ju.Go.
Due anni in cui le attività non si sono certo fermate, visti i successi dei corsi tenuti a Lecce dal Maestro Spedicato e dal Maestro De Giorgi e a Cittaducale (RI) dall'Istruttore Lorenzo Prete e che riprenderanno ora con delle novità.
Innanzitutto il sito si amplia, accogliendo in toto i contenuti dell' A.S.D. Izumo e configurandosi quindi come principale vetrina delle attività della Scuola Izumo Karate Shotokan.
Come potete vedere nei menu a sinistra, infatti, oltre a tutte le informazioni relative al Ki.Ju.Go., sono presenti anche gli spazi dedicati ai corsi di Karate del Maestro Spedicato e di Fitness della Maestra Daniela Castelluccio.
Altra novità è rappresentata dalla nova Palestra Izumo, che punta a diventare un polo di eccellenza per le Arti Marziali a Lecce.
Per quanto riguarda il Ki.Ju.Go. a settembre ricominceranno i corsi tenuti dal trio composto da Marco De FabrizioMaria Antonietta Rizzo e Lorenzo Prete e che si svolgeranno il martedì e il giovedì dalle ore 21:00 alle 22:00.
Per rimanere aggiornati sulle novità del Ki.Ju.Go. e della Scuola Izumo non esitate a CONTATTARCI!
Intanto buon proseguimento delle vacanze e arrivederci a Settembre!