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sabato 17 dicembre 2016

Lezione n. 20 del 15/12/2016


Continuiamo lo studio degli attacchi al collo introducendo il colpo con il taglio della mano ("shuto" in giapponese), mossa classica dell'immaginario cinematografico del karate trash!
In quanti film (pseudo imitatori di James Bond insegnano) avete visto questa mossa usata per mettere  in un batter d'occhio k.o. improponibili avversari?
Ebbene, questo colpo è realmente efficace e, se portato correttamente, può avere conseguenze devastanti (vedi la precedente lezione sul collo e gola!).
In questa lezione ci siamo concentrati sul corretto assetto della mano e sul punto di impatto, determinante per non farsi male.
Innanzitutto le dita devono essere ben serrate, il polso dritto (naturale continuazione dell'avambraccio) e il pollice piegato sul palmo della mano.
Anche qui un ruolo chiave è svolto dal dito mignolo, su cui va concentrata la forza (esattamente come per il pugno).
Infine il punto dell'impatto è fondamentale.
Colpire con le dita o col polso può essere molto pericoloso e procurarci anche fratture.
Pertanto è la zona metacarpale sotto l'articolazione del mignolo quella più indicata per impattare e per assorbire meglio il colpo.
Nel corso dell'allenamento abbiamo lavorato a coppia con i colpitori concentrandoci su diversi modi di portare questo colpo.
Torneremo ad affrontare l'argomento.

Oss


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