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lunedì 12 dicembre 2016

Lezione n.18 del 6/12/2016


Nel corso dell'ultima lezione siamo tornati ad approfondire le tecniche di attacco di mano curando questa volta il movimento dei piedi e dei fianchi.
Nel portare un pugno, infatti, oltre a curare la costretta stretta della mano (fondamentale per non farsi male e per sfruttare efficacemente la tecnica) è importantissimo tenere presente che se il movimento parte dai fianchi si svilupperà meglio la forza cinetica e il colpo sfrutterà al meglio la sua forza.
Oltretutto muovere i fianchi potrebbe avere ripercussioni negative sulle ginocchia se i piedi non accompagnano il movimento.
Ecco allora l'importanza di allenarsi a muoversi sugli avampiedi, ricordandosi che tra il tallone e il terreno deve esserci lo spazio per far passare giusto un foglio di carta.
In conclusione per tirare bene un pugno è importante tenere a mente tre cose:

1) corretta chiusura del pugno (polso dritto, forza sul mignolo e impatto col seiken)
2) movimento dei fianchi
3) movimento sugli avampiedi

Nel corso della lezione abbiamo lavorato prima "a vuoto" e poi utilizzando i colpitori.
Torneremo comunque a lavorarci nelle prossime lezioni.

Oss

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