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mercoledì 11 ottobre 2017

Lezione n.3 del 10/10/2017


Che vuol dire "Difesa Personale"?
O meglio, a che si riferisce quel "Personale"?
Una prima risposta può sicuramente essere "difendere la propria persona".
Ottima risposta, ma ne suggerisco anche un'altra, che parte dal presupposto che "Personale" andrebbe meglio inteso come "Personalizzabile"!
Personalizzabile nel senso che non dobbiamo essere noi ad adattarci alla tecnica, ma deve essere la tecnica ad adattarsi a noi.
A noi e alle nostre caratteristiche fisiche.

Tante volte, trovandomi a parlare con vari praticanti di arti marziali mi viene posto il solito quesito: "ma è più efficace il Karate o il Kung Fu? La Muay Thai o il Judo? Il Ju Jitsu o il Pugilato? Il Tai Chi o il Tae Kwon Do? La Kick Boxing o il Ki Ju Go?"

Di solito preferisco non rispondere, perchè la domanda potrebbe essere anche legittima, ma ogni risposta potrebbe seriamente essere stupida.

Io di solito rispondo dicendo che in Cina si svilupparono innumerevoli stili di lotta, molto diversi tra loro e con principi di base totalmente differenti.
Questo non perchè ce ne fosse uno più efficace di un altro in senso assoluto, ma perchè la Cina era ed è immensa.
Da una parte erano alti, da un'altra bassi, in certe regioni l'attività principale era l'agricoltura, in altre il commercio.

Fondamentalmente a stili di combattimento diversi corrispondevano caratteristiche fisiche diverse.

C'erano quelli più predisposti per i calci, quelli più predisposti per i pugni, quelli con un fisico più adatto alla lotta a terra, quelli più agili e quelli più forti.

E ad ognuna di queste caratteristiche corrispondeva un diverso stile di lotta.

Ecco perchè trovo stupido parlare di uno stile più efficace di un altro e allora la domanda che uno dovrebbe porsi è: "Quale stile è più efficace per le mie caratteristiche?"

Ecco allora che si può comprendere il significato di quel "Personale".
Ecco che tutto si basa sulla persona, sulle proprie caratteristiche psicofisiche e sul proprio istinto.

Non si parte dalla tecnica, ma dalla persona.
Non si impara a memoria una tecnica specifica per una particolare situazione che in strada non sarà mai uguale a quello che si fa in palestra.
Si impara un principio, una base che ci permette grazie al nostro istinto di creare la nostra tecnica, sul momento, grazie alla reattività.

E' inutile imparare a memoria le espressioni matematiche, ma è fondamentale imparare a risolverle grazie ai principi della matematica.
Si parte dalle tabelline, dall'abc.

E l'istinto?
L'istinto è reagire con un principio fatto proprio con l'allenamento.
Allenare il principio finchè non diventa parte di noi, finchè una reazione non sarà istintiva, fatta senza pensarci.
E' un po' alla base di quello che in Giappone chiamavano Mushin, cioè "Non Mente".

Vi aspettiamo per approfondire in modo sempre più pratico l'argomento!

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