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martedì 17 ottobre 2017

Lezione n.4 del 12/10/2017


Non è importante solo sapere COSA fare, ma anche e soprattutto COME farlo.
Come abbiamo visto per il pugno, un colpo sferrato male può portare più danni che benefici.
Lo stesso vale per il calcio.
Un calcio portato male può crearci seri problemi al piede e alle articolazioni, ecco perchè è importante conoscere il giusto movimento e il punto preciso dell'impatto.
Sotto quest'ultimo aspetto va precisato che storicamente a Okinawa il calcio veniva tirato con la punta del piede, ma questa veniva allenata con i makiwara, dei bersagli costruiti appositamente per rinforzare le nocche delle mani e le punte dei piedi.
Oggi generalmente le dita del piede non vengono più allenate in questo modo quindi non è difficile rompersele con una "putazza".
Vi è poi da dire che quando il karate prese piede nelle scuole giapponesi ci si rese conto che il calcio di punta fosse molto pericoloso non solo per chi lo tirava, ma anche e soprattutto per chi lo subiva.
Per questo si introdusse il calcio con l'avampiede (Koshi).
Oggi quindi come va tirato il calcio?
DIPENDE.
Dipende innanzitutto dalla posizione del bersaglio, per cui sarà meglio possibile colpire di avampiede (frontale), di tallone (ad ascia), di collo (verso l'alto), di stinco (per lo più circolari) a seconda del tipo di impatto.
Ma dipende anche dal tipo di calzature indossate, poichè una punta rinforzata in certe scarpe da donna o in certi stivali anfibi possono conferire al calcio un effetto devastante.
Detto questo vedremo nelle prossime lezioni come effettuare il giusto movimento.

Oss!

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